Il supermercato come luogo della dieta sana e sostenibile

Un supermercato per la salute e la sostenibilità

L’Angolo Mediterraneo è un progetto innovativo sviluppato dal Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II, nato per promuovere un’alimentazione sana e sostenibile nei punti vendita della grande distribuzione. L’iniziativa risponde alle sfide globali della Farm to Fork Strategy (2020) e agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, affrontando problematiche come la malnutrizione, l’eccessivo consumo di alimenti processati e lo spreco alimentare. Il progetto si è focalizzato in particolare sulla Campania, una regione in cui il 51% degli adulti e il 43% dei minori soffrono di sovrappeso o obesità, valori tra i più alti d’Italia. Per contrastare queste tendenze, sono stati introdotti strumenti educativi direttamente nei supermercati, tra cui espositori con la piramide alimentare mediterranea, schede informative sui prodotti stagionali e un questionario online per valutare l’aderenza alla dieta mediterranea.
L’obiettivo principale è trasformare il supermercato da semplice luogo di acquisto a spazio di divulgazione e sensibilizzazione, guidando i consumatori verso scelte più consapevoli. A tal fine, il progetto ha coinvolto anche il personale dei punti vendita attraverso corsi di formazione mirati su sostenibilità alimentare, riduzione degli sprechi e principi della dieta mediterranea. Grazie alla collaborazione con AP Commerciale e la rete Sole365, il progetto ha potuto contare su oltre 80 supermercati distribuiti in tutta la regione, raggiungendo un pubblico ampio e variegato.

Un percorso educativo dentro e fuori il supermercato

L’iniziativa si è sviluppata attraverso attività diversificate che hanno coinvolto cittadini, studenti e operatori del settore. Nei primi anni, si è puntato alla formazione attraverso il volume divulgativo “Le ricette della tradizione. La Dieta Mediterranea in Tavola”, una raccolta di 20 ricette selezionate tra oltre 2500 proposte dai dipendenti dei punti vendita, valutate in base a criteri di aderenza al modello mediterraneo, sostenibilità e valore nutrizionale. Parallelamente, sono stati organizzati show-cooking e degustazioni con studenti e docenti, diffondendo conoscenze pratiche sulla preparazione di piatti equilibrati e sostenibili.
Per amplificare il messaggio, il progetto ha sviluppato 24 schede informative mensili pubblicate online, evidenziando i benefici nutrizionali e ambientali di frutta e verdura di stagione. Gli espositori nei supermercati non solo guidano i consumatori verso scelte più consapevoli, ma fungono anche da punti informativi grazie all’integrazione con QR-code interattivi che permettono ai clienti di autovalutare le proprie abitudini alimentari. Inoltre, i social media hanno avuto un ruolo chiave nella diffusione delle informazioni, raggiungendo un pubblico più vasto e stimolando il dibattito sulla sostenibilità alimentare.
Nel tempo, il progetto si è ampliato includendo collaborazioni con associazioni locali e istituti scolastici per avvicinare anche i più giovani ai principi della dieta mediterranea. In particolare, i bambini del centro educativo “La Casa dei Cristallini” di Napoli hanno partecipato a laboratori pratici, contribuendo alla creazione di illustrazioni per le ricette pubblicate nel volume divulgativo.

Un impatto tangibile sulla comunità

L’Angolo Mediterraneo ha avuto un impatto significativo sia in termini di educazione alimentare che di scelte di consumo. Più di 150.000 clienti sono stati raggiunti attraverso i contenuti divulgativi nei supermercati, mentre oltre 1 milione di persone ha interagito con i materiali online e social. Il programma di formazione per gli 80 direttori di punto vendita ha mostrato risultati concreti: dopo 9 mesi di attività, il loro indice di aderenza alla dieta mediterranea è aumentato di 2 punti, segno di un cambiamento effettivo nelle abitudini alimentari.
L’iniziativa ha avuto ripercussioni anche sul piano economico, favorendo l’acquisto di prodotti freschi e locali, con effetti positivi sull’economia regionale e sui piccoli produttori. La promozione di pratiche anti-spreco, attraverso ricette e consigli per l’utilizzo creativo degli ingredienti, ha contribuito a ridurre gli scarti alimentari domestici, con benefici sia ambientali che economici per le famiglie.
Oltre a migliorare la salute della popolazione, il progetto ha promosso un modello replicabile di collaborazione tra università, imprese e comunità, dimostrando che il supermercato può diventare un vero e proprio luogo di cultura alimentare e sostenibilità. Il successo dell’iniziativa apre la strada a future espansioni e adattamenti in altre realtà territoriali, con l’obiettivo di rendere l’educazione alimentare parte integrante dell’esperienza di acquisto quotidiana.